Convenzioni attive:
Presso La Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale è possibile svolgere il tirocinio post lauream (laurea magistrale) utilizzando le convenzioni con le seguenti Università:
•Università degli studi dell’Aquila
•Università Cattolica del Sacro Cuore
•Università Telematica Unicusano
•Università degli studi di Aosta
Requisiti di ammissione
Sono ammessi al tirocinio post lauream i laureati in Psicologia (laurea magistrale) vecchio e nuovo ordinamento. È necessario effettuare un colloquio gratuito tramite richiesta di appuntamento inviando una mail a didattica@integraltranspersonal.com
Ambiti nei quali svolgere il tirocinio
Area Clinica (1)
Area Psicologia Generale (2)
(1)
Attività principali del tirocinante
Osservazione alla conduzione di psicoterapie di gruppo
Osservazione in setting di psicoterapie individuale
Elaborazione di ipotesi diagnostiche sulla base di quanto raccolto in sede dei colloqui
Compartecipazione all’analisi, definizione e stesura della relazione psicologico-clinica
Partecipazione ai momenti di discussione e approfondimento di casi
Elaborazione di relazioni psicologico cliniche su setting individuali e di gruppo
Coadiuvante nelle attività della progettazione dei percorsi formativi.
Collaborazione all’interno di progetti di ricerca qualitativa in ambito clinico organizzati dall’Istituto
Obiettivi formativi, clinici ed esperienziali da raggiungere con il tirocinio.
Integrare le conoscenze teoriche e le conoscenze pratiche
Apprendere procedure collegate a conoscenze psicologiche
Iniziare la pratica professionale sotto la supervisione
Essere capaci di lavorare in equipe, riflettere e discutere le attività proprie e altrui
Capacità di osservazione e analisi critica di quanto accade nei setting di intervento psicologico individuali e di gruppo (non solo cosa accade, ma perché accade)
Capacità di selezionare lo strumento o gli strumenti più opportuni per rispondere ad una
domanda di valutazione psicologica
Capacità di analisi, decodifica e risposta alla domanda di intervento psicologico
Compartecipare all’analisi, definizione e stesura di una relazione psicologico-clinica
Acquisizione della capacità di elaborare ipotesi diagnostiche sulla base di quanto raccolto in
sede di colloquio, con l’impiego di strumenti specifici e con l’eventuale apporto di fonti
indirette
Acquisizione della capacità di analisi, decodifica e risposta alla domanda di intervento
psicologico
Sviluppare capacità di ascolto e di empatia riconoscendo il proprio coinvolgimento emotivo e integrandolo nel percorso professionale
Conoscere principi e metodi della psicologia transpersonale
Sviluppare padronanza dei propri stati di coscienza
Conoscere l’utilizzo del modello nella pratica psicoterapeutica individuale e di gruppo
Conoscere l’applicazione del modello nell’ambito della famiglia, dei gruppi e delle comunità.
Accrescere le conoscenze e sviluppare competenze inerenti le diverse fasi nell’ambito della ricerca qualitativa.
Somministrazione di interviste semi-strutturate,
Raccolta ed elaborazione dati da registrazioni audio e da questionari autosomministrati.
(2)
Progetto formativo generico II semestre psicologia generale
Creazione e svolgimento di un programma di ricerca qualitativa in tutte le sue fasi.
Obiettivi formativi e professionalizzanti:
Introdurre il tirocinante alla conoscenza del metodo qualitativo di ricerca.
Approfondire la conoscenza di un fenomeno cercando di cogliere la complessità del fenomeno stesso.
Guidare il tirocinante nello svolgimento di un piccolo progetto di ricerca qualitativa
Imparare a utilizzare la ricerca qualitativa nella psicoterapia transpersonale
Imparare ad osservarsi come membro attivo e partecipe del processo qualitativo.
Attività del tirocinio
Letture, video conferenze sul metodo di ricerca qualitativa.
Il tirocinante dovrà incontrare i punti di forza e di debolezza della ricerca qualitativa oltre a incontrare i punti d’incontro e di differenza con la ricerca quantitativa.
Il tirocinante guidato dal Responsabile del Dipartimento della Ricerca della Scuola di psicoterapia transpersonale svolgerà un piccolo tema di ricerca qualitativa.
Il tirocinante osserverà come fare ricerca qualitativa su temi d’interesse all’ interno dei gruppi di psicoterapia.
Competenze acquisite:
creazione e utilizzo degli strumenti della ricerca qualitativa.
Compartecipazione alla creazione di un progetto di ricerca.
Collaborazione nell’equipe del progetto di ricerca
Metodologie impiegate:
L’intervista è uno degli strumenti più importanti del metodo qualitativo. Seguendo una traccia di domande predefinita, dove il margine di autonomia dell’intervistato o informatore è nullo, si dice che l’intervista è strutturata. Seguendo una traccia predefinita, ma permettendo all’intervistato di muoversi in modo meno limitato, quindi senza seguire in modo stringente la traccia, si dice che l’intervista è semi-strutturata quando l’informatore ha ampio margine di libertà, perché l’intervistatore pone una o due domande senza interrompere, si parla di intervista narrativa o non-strutturata. In questo modo l’intervistatore deve considerare il linguaggio non verbale la emotività, le storie di vita e via dicendo.
L’osservazione partecipante è una tecnica molto importante tipica dell’antropologia culturale che vede il ricercatore immerso nel contesto da lui studiato. L’osservatore partecipa attivamente alla vita quotidiana della società che studia, del gruppo che indaga, si finge parte integrante di esso, ne osserva le dinamiche dall’interno e si sforza di individuare, comprendere e spiegare, i meccanismi taciti e le regole, norme che determinano l’agire dei soggetti.
L’osservazione a distanza è una tecnica di osservazione che non prevede la sovrapposizione dei ruoli di ricercatore con membro effettivo del gruppo-società in oggetto di studio. In questo modo si mantiene un distacco cognitivo ed emotivo rispetto all’oggetto di studio, salvaguardando, per quel che è possibile, l’idea di oggettività che, a detta dei critici degli approcci di osservazione partecipante, rappresenta il più importante punto debole dell’approccio qualitativo.
Focus group c’è un moderatore che propone un argomento di discussione ad un gruppo di persone 5-12 al massimo scelte sulla base di caratteristiche attinenti alla ricerca che si sta svolgendo. La discussione è ripresa da telecamera, per analizzare anche tutto l’aspetto di linguaggio non verbale, e per cogliere le dinamiche di gruppo che si vengono a creare. Il ruolo del moderatore può essere più o meno attivo.
Tutor: Nome e Cognome Pier Luigi Lattuada, nato/a a Milano il 16/01/1953,
iscritto all’Ordine degli psicologi regione Lombardia Sez. A, con numero di iscrizione 1939, dal 1988